Questo breve articolo vuole essere un aiuto per permettere a chi si accosta al complesso mondo dell’Enneagramma di capire meglio cosa si intende quando si parla delle famose “Tre triadi” in cui sono suddivisi gli Enneatipi: la Triade Istintiva (1, 8, 9), la Triade Emotiva (2, 3, 4) e la Triade Mentale (5, 6, 7).
Per spiegarlo in modo semplice mi servirò di uno strumento che apparentemente non ha niente a che vedere con l’Enneagramma ma in realtà è un modo molto utile e chiaro di visualizzare le triadi!
Amando i profumi (da brava Venusiana) mi sono resa conto che la cosiddetta Piramide Olfattiva è divisa esattamente in tre sezioni che sono molto somiglianti alle triadi.
La piramide è costituita da 3 livelli, chiamati Note, che permettono di illustrare lo sviluppo temporale della fragranza, ossia le modalità e i ritmi con cui le sue varie parti evaporano.
Questa classificazione olfattiva deriva dall’intuizione di un certo Septimus Piesse che provò ad associare gli odori alle note di una scala musicale (ogni profumo corrispondeva ad un semitono e qui si potrebbe ampliare la ricerca ma ci riserviamo di farlo in futuro!). Il Signor Piesse diceva nel lontano 1862 che: “Scents, like sounds, appear to influence the olfactory nerve in certain definite degrees.”
Di questo sistema molto complesso è rimasta poi solo la distinzione tra Note di Testa, Note di Cuore e Note di Fondo.
Il collegamento tra il profumo e la psiche non deve stupirci perché le radici più antiche della nostra vita psichica affondano proprio nel senso dell’olfatto (lobo olfattivo o rinencefalo).
Del resto molte terapie naturali come l’aromaterapia si basano proprio sull’utilizzo degli oli essenziali che vanno ad agire in maniera vibrazionale, entrando in risonanza con alcuni parti del nostro corpo e della nostra psiche.
Nel descrivere la Piramide Olfattiva si inizia con le note di Fondo, assimilabili nell’Enneagramma alla Triade istintiva o viscerale, quella dei cosiddetti “tipi fisici” 1, 8 e 9.
La caratteristica delle note di Fondo è quella di essere persistenti, forti e sensuali. Sono le note che permangono sulla pelle dopo che le altre sono scomparse, un po’ come un sottofondo che inizialmente non si percepisce ma che poi rimane impresso.
Si tratta essenzialmente di legni, muschi, ambre, resine, spezie, essenze di origine animale. Sono persistenti e probabilmente più sintonizzati con il nostro cervello rettiliano, la parte più ancestrale che si occupa degli istinti primari legati alla sopravvivenza.
Se vogliamo localizzare all’interno del corpo umano (sia a livello fisico che a livello sottile) il centro istintivo, possiamo trovarlo nella regione chiamata Hara.
“Hara no aru hito” in giapponese significa “L’uomo che possiede un ventre” dove per ventre si intende quell’energia fortissima e primigenia che sgorga proprio dalle viscere.
E’ il centro vitale dell’uomo, un centro di “gravità permanente” se vogliamo, che permette all’uomo di stare in equilibrio, di reggersi sulle proprie gambe. E’ assimilabile ai chakra bassi, 1°, 2° e 3°.
Possiamo visualizzarlo in profondità, dietro l’ombelico (che non a caso è ciò che ci ricorda il nostro primo nutrimento, la prima fonte di energia che ci ha fatti crescere).
Annusando quindi un’essenza della famiglia olfattiva dei legni o dei muschi, possiamo sentire proprio quel tipo di energia.
Non a caso gli Enneatipi 1, 8 e 9 hanno come tematica fondamentale quella della rabbia, che può essere trattenuta, rinnegata o espressa apertamente. Si tratta di un tipo di emozione legata a doppio filo con l’aggressività e il bisogno di difendersi, bagagli necessari per la sopravvivenza.
Le note di Cuore invece sono collegate alla Triade Emotiva, la triade degli Enneatipi 2, 3 e 4, che hanno come centro di riferimento proprio il cuore.
Non dobbiamo anche in questo caso intendere il cuore come semplice organo fisico ma come fucina alchemica, punto di incontro delle energie basse e di quelle alte (il 4° chakra è infatti esattamente al centro del sistema dei chakra), sede delle emozioni e del “sentire”.
Il cervello a cui possiamo abbinare questa Triade è quello Limbico, dove si sviluppano le emozioni in tutta la loro varietà di sfumature.
Le note di Cuore all’interno di un profumo rappresentano la parte centrale, il suo “cuore” appunto, ciò che lo caratterizza maggiormente. La loro persistenza è media e viene percepita dopo un po’ che il profumo è stato spruzzato sulla pelle. Arriva dopo le note di Testa e va via prima delle note di Fondo. Sono ciò che fa di un profumo quello che è. Se un profumo si chiama “Rosa pinco pallino” potete star sicuri che nel suo cuore c’è l’essenza di Rosa, il resto è accessorio (ma fondamentale perché l’insieme sia armonico, come in un’orchestra).
Solitamente le note di Cuore sono formate da essenze floreali ma anche fruttate. Sono definite intense, avvolgenti e morbide.
Le note di Testa infine, quelle che possiamo associare alla Triade Mentale, sono definite “il volo del profumo”, ossia il primissimo contatto che abbiamo con esso una volta annusato ma che si disperde poi velocemente entro un quarto d’ora, volatilizzandosi ed evaporando come fanno a volte i nostri amici 5, 6 e 7. Sono spesso agrumi, piante aromatiche, essenze marine.
La caratteristica di queste essenze è di essere fresche e leggere, aeree si potrebbe dire, destinate ad allontanarsi dal corpo fisico per ridursi via via in particelle sempre più sottili e andare verso l’alto.
La Triade Mentale è legata all’emozione della paura e la reazione ad essa collegata è la fuga.
Il loro centro all’interno del corpo è ovviamente la mente, ma a livello più evoluto possiamo associarli anche al terzo occhio, la fonte della visione superiore, al 6° e al 7° chakra. Seguendo la teoria dei tre cervelli di Paul MacLean a cui facevo riferimento anche precedentemente, qui ci troviamo nella neocorteccia, la parte che ci permette di pensare e ragionare per ipotesi e che racchiude tutte le funzioni cognitive e razionali, che per gli enneatipi mentali sono il modo principale di interagire col mondo.
S.